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Canova, mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Milano

Antonio Canova, marmo di Carrara, 58 x 31 x 23 cm, Galleria d'Arte moderna, Milano
Antonio Canova, marmo di Carrara, 58 x 31 x 23 cm, Galleria d’Arte moderna, Milano

Canova. I volti ideali” è il titolo della mostra che, fino al 18 febbraio 2020, è aperta al pubblico alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.

La Galleria, custode di una delle più importanti collezioni di arte neoclassica a livello nazionale, conserva tre capolavori di Canova: il modello originale in gesso di “Ebe”, il busto in bronzo di “Napoleone” e l’erma in marmo della “Vestale”, fulcro della mostra.

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L’esposizione ricostruisce la genesi e l’evoluzione della tipologia di busti femminili realizzati da Canova all’apice della sua carriera. Negli ultimi dodici anni della sua attività Antonio Canova elabora una tipologia di busti che ha immediata fortuna tra i contemporanei e che chiamò “teste ideali”. Un filone di cui l’esposizione ricostruisce la storia di questo genere attraverso 39 opere di cui 24 di Canova. Tra queste 5 sculture come l’erma di “Corinna” e la “Musa” del 1817.

Le opere in mostra provengono dai principali musei nazionali e internazionali, oltre che da collezioni private.

I volti scolpiti da Canova non rappresentano personaggi reali, ma volti idealizzati in cui lo scultore indaga le infinite variazioni della bellezza femminile, basate sull’equilibrio perfetto tra l’idealizzazione derivante dalla scultura classica e lo studio della natura. Sottoposti a sottili, raffinatissime variazioni nelle acconciature, nelle espressioni, nella resa virtuosistica del marmo, questi volti giungono a una progressiva semplificazione formale ed espressiva che trova il suo culmine nella “Vestale”.

Realizzata tra il 1818 e il 1819, la “Vestale” fu replicata in tre marmi che si trovano riuniti in occasione di questa mostra e vengono messi a confronto in un dialogo inedito al centro del percorso espositivo.

Nel percorso espositivo sono presentate le diverse versioni realizzate da Canova dello stesso soggetto, ma sono anche proposti preziosi confronti con opere che vanno dall’antichità ai nostri giorni. Tra questi le sculture antiche della collezione Farnese, gli affreschi del Quattrocento toscano, gli scultori che seguirono il classicismo del maestro nell’Ottocento (come Gaetano Monti o Pompeo Marchesi) ma anche l’arte del Novecento e la scultura di Wildt.

La mostra, curata da Omar Cucciniello e Paola Zatti, è suddivisa in 5 sezioni, Dal ritratto all’ideale, Elena e Isabella, La Vestale, “Un tipo della beltà italiana” e L’idea e la poesia.

L’esposizione, accompagnta da un catalogo edito da Electa, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Galleria d’Arte Moderna di Milano e dalla casa editrice Electa.

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