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Il palazzo del Vicerè, un film di Gurinder Chadha

Il palazzo del Vicerè

Rai Movie trasmette, sabato 18 gennaio 2020 alle ore 21.10, il film “Il palazzo del Vicerè“, con Hugh Bonneville, Gillian Anderson, Manish Dayal e Om Puri.

Il film affronta i tumultuosi anni della fine dell’impero britannico in India. La storia d’amore tra due giovani, la musulmana Aalia e l’induista Jeet, che sfida le convenzioni e il destino nel maestoso palazzo dell’ultimo Vicerè, Louis Mountbatten.

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Nel 1947, dopo 300 anni, il dominio dell’Impero Britannico in India si avvicina alla fine. Il nipote della Regina Vittoria, Lord Mountbatten, con la moglie e la figlia, si trasferisce per sei mesi nel Palazzo del Viceré a Delhi. Il suo delicato compito, come ultimo Viceré, è quello di accompagnare l’India nella transizione verso l’indipendenza. Presto, però, nonostante gli insegnamenti di Ghandi, la violenza esplode tra musulmani, induisti e sikh, e sfocia nella cosiddetta “Partition” fra India e Pakistan, coinvolgendo anche gli oltre 500 membri dello staff che lavorano al Palazzo. La storia d’amore tra due giovani indiani, entrambi a servizio del Viceré, la musulmana Aalia e l’induista Jeet, rischia di essere travolta dal conflitto delle rispettive comunità religiose. E quando la situazione precipita si troveranno a dover prendere una decisione epocale.

La regista anglo-indiana Gurinder Chadha, la cui famiglia è stata coinvolta negli eventi tragici di cui il film racconta, ha ricostruito lo straordinario momento politico e diplomatico che portò alla Partizione dell’India e di cui furono attori protagonisti l’ultimo viceré Lord Mountbatten da parte inglese (dietro il quale c’era Churchill, che voleva salvaguardare gli interessi economici britannici nell’area) e i leader locali: Ghandi, Nehru e l’islamico Jinnah, padre fondatore del Pakistan.

“Ho deciso che volevo fare un film su quella che io chiamo la Partizione del Popolo – spiega la regista -. Non desideravo soltanto esplorare i motivi storici che hanno portato alla Partizione e concentrarmi sulle dispute politiche di personaggi pubblici. Volevo anche fare in modo che il pubblico comprendesse l’impatto di quella scissione sulla gente comune”.

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