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La Rai ricorda Raffaello nei 500 anni dalla morte

Raffaello

La Rai rendere omaggio al grande pittore Raffaello Sanzio, nel giorno del cinquecentesimo anniversario della morte, lunedì 6 aprile, con una serie di appuntamenti.

Un viaggio costellato di immagini e voci da Urbino, dove nacque, al suo periodo di attività a Roma, dove morì e si chiude, simbolicamente, davanti alla sua tomba e all’epitaffio che per lui scrisse, in latino, l’amico Pietro Bembo.

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Uno Mattina” e “La vita in diretta” dedicheranno uno spazio di approfondimento alla figura del grande artista rinascimentale.

In “Quante StorieGiorgio Zanchini intervista Antonio Forcellino, restauratore e storico dell’arte, che ha dedicato il terzo libro della sua trilogia sul Rinascimento, “Il secolo dei giganti. Il fermaglio di perla“, a Raffaello.
Un viaggio alla scoperta della bellezza e della perfezione nella pittura di un grande maestro, in un periodo storico in cui il rapporto tra arte e potere, sia politico che religioso, rappresenta la cifra più vistosa di un’intera epoca.

Rai Storia ricorda Raffaello in “Il giorno e la Storia”, mentre Rai5 gli dedica “Terza Pagina” con Licia Troisi e il documentario “Raffaello. Il mito e la modernità” che racconta non solo la sua attività artistica, ma anche l’eredità lasciata e il suo propagarsi fino ai nostri giorni.

Rai Storia in prima serata propone il documentario di Davide Savelli e Massimiliano Griner, e la regia di Graziano Conversano, “La Roma di Raffaello”, dedicato al periodo romano dell’artista dal 1509 al 1520. Proprio come Raffaello, il documentario “entra” a Roma da Porta del Popolo per poi far rivivere la sua meraviglia davanti alla visione delle rovine dell’antica Roma, l’entusiasmo per i primi incarichi assegnatigli da Papa Giulio II e la soddisfazione per la carriera in perenne ascesa.
Un’occasione – anche con importanti storici dell’arte, come Alessandro Zuccari; teorici estetici, come Rodolfo Papa; storici dell’età moderna, come Anna Maria Visceglia – per descrivere anche la città di Roma all’inizio del XVI secolo, il fermento urbanistico dell’epoca, le ambizioni rinnovatrici dei pontefici, le lotte tra le famiglie aristocratiche e l’emergere della nuova figura dei banchieri. E, come ultimo omaggio, il documentario si chiude davanti alla lapide che copre la sua tomba, al Pantheon.

Su RaiNews24 il conduttore Lorenzo di Las Plassas si collegherà con Luigi Bravi, presidente dell’Accademia Raffaello di Urbino, mentre sarà riproposta anche un’intervista fatta all’esperto di arte Costantino D’Orazio sul suo libro “Il giovane favoloso” dedicato a Raffaello.

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