Al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano è in programma dal 27 maggio al 16 ottobre 2022 una retrospettiva dedicata a Elliott Erwitt, tra i più importanti fotografi del Novecento.
L’esposizione, curata da Biba Giacchetti, presenta un’ampia selezione dei suoi scatti, da quelli più iconici in bianco e nero a quelli, meno conosciuti, a colori che Erwitt aveva deciso di utilizzare per i suoi lavori editoriali, istituzionali e pubblicitari, dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema e alla moda.
L’obiettivo di Erwitt ha spesso colto momenti e situazioni che si sono iscritti nell’immaginario collettivo come vere e proprie icone; è il caso dello scatto con Nixon e Kruscev a Mosca nel 1959, dell’immagine tragica e struggente di Jackie Kennedy in lacrime dietro il velo nero durante il funerale del marito, del celebre incontro di pugilato tra Muhammad Ali e Joe Frazier del 1971, o ancora di un giovane Arnold Schwarzenegger in veste di culturista durante una performance al Whitney Museum di New York.
Grande ritrattista, Elliott Erwitt ha immortalato numerose personalità che hanno caratterizzato la storia del XX secolo, dai padri della rivoluzione cubana, Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, ai presidenti americani che ha fotografato dagli anni Cinquanta fino a oggi con una particolare predilezione per J.F. Kennedy.
In questa galleria di personaggi, un angolo particolare è riservato a Marilyn Monroe, colta sia in momenti privati, sia nei momenti di pausa sui set dei film.
Non mancano le immagini che rivelano lo spirito romantico di Elliott Erwitt e che mostrano coppie d’innamorati che si scambiano momenti di tenerezza.
Grande viaggiatore, Erwitt ha documentato le società e le vicende della gente comune dei paesi che visitava come fotoreporter, dalla Francia alla Spagna, dall’Italia alla Polonia, dal Giappone alla Russia, agli Stati Uniti e gli scorci di vita delle metropoli americane.
La mostra è organizzata dal Museo Diocesano in collaborazione con SudEst57 e col patrocinio del Comune di Milano.