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La famiglia Bélier, un film di Eric Lartigau – Recensione

La famiglia Bélier
La famiglia Bélier
cala in un milieu rurale e periferico (la campagna profonda della Francia del Nord Ovest) una vicenda in qualche modo prevedibile, sottesa a una struttura narrativa consolidata. Quello che Eric Lartigau ci descrive, adottando una partitura rassicurante da spettacolo natalizio per grandi platee, è una storia di emancipazione, un percorso di educazione all’età adulta, attraverso cui l’eroina del film giungerà infine ad allontanarsi dalla propria famiglia e da un paesaggio contadino ristretto, benché non soffocante (Paula non percepisce il lavoro manuale in campagna e i suoi rapporti con i genitori come una realtà alienante, da cui sia necessario fuggire) per affrontare un ambiente del tutto nuovo, di più vaste dimensioni (Parigi, il coro di Radio France), che le consentirà, forse, di realizzare possibilità, passioni, sogni che altrimenti le sarebbero stati preclusi.

Al tempo stesso, la pellicola è una riflessione sul linguaggio dei segni, un codice comunicativo che, così come viene praticato dai genitori sordomuti di Paula, appare refrattario a convenevoli e cautele sociali, tanto da costringere la ragazza, che si mostra talora a disagio di fronte a certe espressioni volgari utilizzate dai suoi familiari, a mitigare la tersa immediatezza delle loro battute più sboccate.

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Adottando i toni della caricatura, Karin Viard e François Damiens si divertono qui a schizzare dei personaggi fuori misura, istrionici, esagitati, logorroici (benché privi del dono della parola!), consentendo a Lartigau di colorire con lesto e garbato umorismo gli stereotipi dell’handicap. Grazie al cielo, la raffigurazione del mondo dei sordomuti non è gravata dalla retorica abusata e indigesta del patetismo. I genitori di Paula conservano anzi, nei loro modi, qualcosa di scostante: lei, madre sin troppo possessiva; lui, un uomo ben poco socievole, quasi un selvatico. (Gabriel a Paula: “E’ un tipo un po’ strano, tuo padre”. E lei: “E’ un tipo di poche parole…”).

La pellicola, che sceglie di adottare un punto di vista femminile e adolescenziale, si regge soprattutto sulla simpatia di Paula, sulla dolcezza del suo sguardo, sul suo sorriso luminoso e sereno. (Come qualcuno ha notato, qui i ragazzi si rivelano assai più equilibrati e maturi degli adulti). Paula, nel film, è una presenza radiosa, solare, rassicurante, a cui Louane Emera, già piccola star del programma televisivo The Voice, presta una sorprendente naturalezza e una spontaneità di accenti (oltre che una splendida voce) che non lasceranno indifferente lo spettatore.

Nicola Rossello

Scheda film
Titolo: La famiglia Bélier
Regia: Éric Lartigau
Cast: Louane Emera, Karine Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Roxane Duran, Ilian Bergala, Luca Gelberg
Genere: Commedia
Durata: 105 minuti
Distribuzione: BIM Distribuzione
Uscita: 26 marzo 2015

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