HomeTelevisioneVelázquez. L’ombra della vita - Mucha alma en carne viva

Velázquez. L’ombra della vita – Mucha alma en carne viva

Diego Velázquez

Per più di trent’anni Velázquez dipinge il suo sovrano, Filippo IV, con il quale ha un rapporto continuativo, e anche Isabella di Borbone, il padre del re Filippo III, la madre Margherita d’Austria e gli alti dignitari della corte.

Ma la corte di Madrid non è fatta solo dalla famiglia reale e dagli ufficiali. Ci sono anche gli “ultimi”, i nani e i buffoni, “i vermi della corte”, come si diceva con grande cinismo. Una straordinaria schiera di figure cui Velázquez dona la stessa dignità e importanza che riserva ai grandi.

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Lo racconta il nuovo appuntamento con “Velázquez. L’ombra della vita”, di Tomaso Montanari, con la regia di Luca Criscenti, dal titolo “Mucha alma en carne viva”, in onda venerdì 22 febbraio 2019, alle ore 21.15, su Rai5.

I nani servivano a divertire il re e i suoi familiari, ma anche a distrarli nei tempi lunghi della posa. Ciò è evidente nella tela, conservata a Boston, dove è ritratto il principino Baltazar Carlos a un anno di età, accanto a una nana.

Qui Velázquez introduce una novità: allarga la lente del suo obiettivo e ci mostra la situazione che si crea quando lui dipinge, il “dietro le quinte”. Lo fa in più di un’occasione. Come quando ritrae, qualche anno dopo, ancora Baltazar Carlos, ma a cavallo, al maneggio reale. Anche qui ci mostra quello che non dovremmo vedere: il set che circonda il protagonista.

È la strada che porta a “Las Meninas“, il capolavoro di Diego Velázquez, dipinto nel 1656. Una grande tela, conservata al Museo del Prado, che è difficile da inquadrare, perché è molte cose insieme: un autoritratto di Velázquez, un ritratto della famiglia reale, un quadro che si colloca a metà strada tra la pittura di genere e la grande pittura di storia; un quadro che ha la sacralità di una pala d’altare. Ma che si può anche considerare un pezzo di teoria dell’arte, una riflessione sulla natura stessa della pittura e del momento in cui l’atelier, lo studio dell’artista diventa soggetto e oggetto della pittura.

La teologia della pittura”, lo definirà qualche anno dopo il pittore napoletano Luca Giordano. Un’opera di pittura che parla della pittura, del rapporto tra l’artista e il committente e tra l’arte e il potere.

Velázquez. L’ombra della vita” è una produzione Land Comunicazioni, in collaborazione con Rai Cultura.
La fotografia è di Francesco Lo Gullo, il montaggio di Emanuele Redondi; Anjan Di Leonardo, la musica di Giorgio Giampà.

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